sala Chaplin
Durata spettacolo:
70 minuti
Biglietti disponibili online:
intero € 20, ridotto € 15, under 18 € 6
Biglietti disponibili con prenotazione:
possessori di CartaEffe € 17, allievi Binario 7 € 10
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Un testo dal linguaggio modernissimo che non racconta gli anni di piombo, ma li vive dall'interno e li osserva da lontano, concentrandosi più sulle persone che su gli eventi, andando oltre la facciata politica per arrivare all'umanità.
Sulla scia dell’omonimo volume di Max Ernst dei primi anni 30 – libro d’artista per immagini fortemente provocatorio e sovversivo del senso comune - Una Settimana di Bontà 1975 nasce come provocazione fin dal suo titolo, promettendo una atmosfera che viene demolita scena dopo scena, per dar vita ad un compendio spassosissimo dell’umana ferocia. Un testo lucido, inusuale, incalzante ed estremamente comico, attualissimo nel mantenere un distacco costante, una “giusta distanza” che riconsegna un periodo plumbeo e contraddittorio della nostra storia senza mai farsene travolgere.
Sette giornate in pieno stile teatro dell’assurdo si inseguono a gran ritmo, senza una logica apparente; sette quadri di battute fulminanti compongono un album spietato di quegli anni e delle loro ipocrisie, contraddizioni e continui inciampi. Uno sguardo senza sconti sulla realtà, sui volti della strada, sugli interni delle case ma, anche, un modo di fare teatro di Emanuele Conte con un gruppo di giovani attori su un palcoscenico in cui tutto viene svelato e mostrato.
In un’atmosfera che ricorda certo cinema di Buñuel, uno spettacolo che attraversa a strappi paradossi e ipocrisie di un’epoca complessa e ambigua, che resta sempre sullo sfondo, come un ingombrante convitato di pietra seduto in platea a godersi lo spettacolo di sé stesso.
Un testo inedito di Tonino Conte portato in scena da Emanuele Conte per la prima volta 50 anni dopo la sua stesura.
di
Tonino Conte
con
Ludovica Baiardi
Raffaele Barca
Christian Gaglione
Charlotte Lataste
Antonella Loliva
Marco Rivolta
Matteo Traverso
regia
Emanuele Conte
regista assistente
Alessio Aronne
scene
Emanuele Conte
disegno luci
Matteo Selis
costumi
Daniela De Blasio
con la consulenza di
Danièle Sulewic
movimenti coreografici
Emanuela Bonora
attrezzeria
Renza Tarantino
sarta
Rocìo Orihuela Perea
foto di
Donato Aquaro
produzione
Fondazione Luzzati-Teatro della Tosse
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