sala Chaplin
Durata spettacolo:
85 minuti
Biglietti disponibili online:
intero € 20, ridotto € 15, under 18 € 6
Biglietti disponibili con prenotazione:
possessori di CartaEffe € 17, allievi Binario 7 € 10
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“C’era una volta un campo da calcio in mezzo al quartiere, uno di quei campi di periferia che ti segnano le ginocchia per tutta la vita, quelli con le porte fatte di tubi innocenti, le reti rubate ai pescatori e lungo la recinzione metallica distese di mozziconi spenti a fare compagnia ai tifosi. Quelli dove tutti, o quasi, hanno sognato di diventare calciatori. In quell’arena per gladiatori, giocava una squadra di undici uomini, che scendevano in campo senza pretese e che non sospettavano per niente del destino che li attendeva. Questa è la storia di una cavalcata incredibile, di un gol impossibile all’ultimo minuto e del sogno chiamato ILVA FOOTBALL CLUB”.
In ILVA FOOTBALL CLUB la storia della più grande acciaieria d'Europa s'intreccia alla leggenda di una piccola squadra nata proprio sotto le ciminiere dell'Ilva, per raccontare la storia di una città sacrificabile, che oggi è Taranto ma domani potrebbe essere un’altra città, mostrandoci che ciò che accade ci riguarda molto più di quanto immaginiamo.
Lo spettacolo nasce da un dettagliato lavoro di ricerca: tutti i testi sono tratti da archivi storici, documentari e interviste fatte a Taranto. La compagnia ha avuto la fortuna di poter lavorare attivamente sul territorio anche grazie all'accoglienza della Cooperativa Teatrale Crest, situata proprio nel quartiere Tamburi di Taranto, e alla partecipazione di Pietro Pingitore in qualità documentarista e antropologo visuale.
Con leggerezza e ironia lLVA FOOTBALL CLUB analizza la storia di oltre 60 anni del centro siderurgico, mostrando come la promessa di progresso e prosperità si siano lentamente trasformate in disillusione, rabbia, prigione e ricatto. Il dramma condensato in un dilemma: salute o lavoro.
I suoni incessanti delle macchine, degli altiforni. Le luci dell'Ilva di notte e i fumi grigi che coprono il paesaggio. Uno spettacolo visuale e immaginativo che intreccia diversi linguaggi teatrali: cinque attori si palleggiano le narrazioni tra racconti corali e coreografie, monologhi, immagini, telecronache, pubblicità e moviole. L'estetica calcistica si traduce attraverso quadri fisici in movimento che, sovrapposti a testimonianze audio, giocano con le doppie immagini e i significati.
regia e drammaturgia
Usine Baug
Fratelli Maniglio
con
Fabio Maniglio
Luca Maniglio
Ermanno Pingitore
Stefano Rocco
Claudia Russo
produzione
Campo Teatrale
con il supporto di
IDRA Teatro (Brescia)
TRAC Teatri di Residenza Artistica Contemporanea – Centro di residenza pugliese nell'ambito del progetto CURA 2022
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