sala Picasso
Durata spettacolo:
70 minuti
Biglietti disponibili online:
intero € 15, ridotto € 12, under 18 € 6
Biglietti disponibili con prenotazione:
allievi Binario 7 € 10
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Uno spettacolo di teatro danza sulla parità di genere attraverso il mito greco.
Cassandra, figlia di Ecuba e di Priamo, re di Troia, nella mitologia greca era una sacerdotessa talmente bella che di lei si innamorò anche il Dio Apollo. Questi, per conquistarla, le diede il dono di poter predire il futuro. Cassandra però respinse l’amore del Dio, che adirato la punì vanificando il suo stesso dono, condannandola a non essere creduta. Il mito rappresenta la profetessa che non sarà mai ascoltata perché nessuno crederà alle sue profezie.
Nello spettacolo si narra la guerra di Troia attraverso le gesta degli eroi (Achille, Ulisse, Ettore) accompagnate dai moniti e dai lamenti delle donne (Ecuba, Andromaca, Cassandra); si racconta il rapimento di Elena da parte di Paride e la vendetta di Menelao che insieme al fratello Agamennone conquisterà Troia. Una pièce ricca di figure mitologiche e capace di restituire a pieno il significato intrinseco delle vicende narrate nell’Iliade di Omero.
Uno spettacolo sull’ascolto, o meglio sul non ascolto, sull’incapacità di essere ascoltati. Una miscela di teatro, danza e musiche epiche. Uno spettacolo denso, ricco di contenuti attuali, di forte impatto emozionale sull’importanza dell’ascolto, che mostra in maniera chiara e sorprendente la condanna di una donna che vuole parlare con la sua voce. Cassandra è una donna che legge il futuro, vede ciò che inesorabilmente dovrà accadere, avverte il suo popolo, lo consiglia, ma il suo grido non verrà ascoltato. Sarà derisa, emarginata, tacciata di stregoneria e condannata alla solitudine.
“È da lungo tempo che penso a Cassandra. Mangio, bevo, dormo con lei, leggo, studio, ricerco e seguo le sue tracce. Omero, Euripide, Eschilo ma soprattutto Christa Wolf e Wisława Szymborska hanno dato forma e vita alla mia Cassandra. Un personaggio femminile controverso e così attuale. [...] Cassandra vede la guerra, la distruzione, lo scorrere del sangue, il lamento delle madri e dei padri, lo sbriciolarsi delle mura e il vento che spazza via tutto. Cassandra cerca di portare una striscia di futuro nell'oscuro presente. Cerca e trova possibili soluzioni all'apparente inesorabilità degli eventi, invita gli uomini alla prudenza. Ma nessuno la ascolterà, nessuno le crederà, nessuno la seguirà! È il destino dei saggi, di coloro che sanno vedere lontano e oltre.
Quanti di noi sono Cassandra?"
Silvia Priori
da uno studio su Eschilo, Christa Wolf e Wisława Szymborska
con
Silvia Priori
Arianna Rolandi
musiche e testo canzoni
Marcello Franzoso
scene
Luigi Bello
costumi
Maria Barbara De Marco
lighting design
Lorenz Ronchi
testo e regia
Silvia Priori
produzione
Teatro Blu
in collaborazione con
Università degli studi dell'Insurbia di Varese
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