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Lo spettacolo

La lezione a cui assisterete è il  momento conclusivo del percorso chiamato  “La verticale del ruolo” ideato dal maestro Jurij Alschitz. In questo viaggio ogni allievo ha lavorato su un personaggio scelto fra tre opere di Anton Cechov: Gabbiano, Tre sorelle, Il giardino dei ciliegi. Il lavoro si fonda sull’incontro tra l’allievo attore e i temi cardine di cui il ruolo è portatore: es. amore, felicità, speranza, morte, tempo, memoria…

Durante il processo di ricerca l’allievo apre un variegato dialogo con i temi del ruolo “ricreandolo”, affrancandosi da stereotipi e pregiudizi. L’allievo organizza così il suo discorso sul tema e la sua vita in scena libero da una narrazione logica e lineare, seguendo una sua logica interna.

Nel nostro lavoro ci siamo allontanati dalla trama, dalla psicologia e dal comportamento del personaggio per chiederci “che tema svolge? Di cosa parla?”

Prima di pronunciare le parole del ruolo vogliamo comprendere che quelle frasi non sono battute, o solamente veicolo di azioni e intenzioni ma sono temi che l’autore ha affidato al personaggio e che l’allievo attore può aprire dentro di sé. Il personaggio, nel nostro percorso, non è una persona, non è un essere umano. Incarna un’idea.

Durante la lezione aperta, il pubblico avrà il privilegio di spiare gli allievi che saranno  dentro un delicato processo creativo che solitamente non viene condiviso. Non vedrete una performance ma allievi/artisti che sono in ricerca, auspicabilmente liberi.

Le composizioni che gli allievi condivideranno non saranno formalizzate, come abitualmente si fa con una scena ma, essendo “esperimenti”, saranno organizzate utilizzando diversi materiali ed esercizi attraverso i quali potranno ampliare la loro percezione dei temi e attraversare un racconto di cui loro sono gli autori.

Lo scopo è prima di tutto lavorare per sé stessi, sviluppando la propria idea di teatro, per scoprire e farsi sorprendere, durante il processo, da un istante di Luce.

Se il percorso ufficiale si conclude qui, per gli allievi che nel lavoro si sono spinti ad assumere una posizione di artisti/creatori, i dialoghi con i temi del personaggio possono diventare favolose Never Ending Stories.

Federica Bognetti

Locandina

Condivisione teatrale del laboratorio Il mio dialogo con il ruolo
secondo il metodo del maestro Jurij Alschitz

condotto da
Federica Bognetti

con
Alessandra Agostinelli
Monica Andaloro
Sara Bartesaghi
Eleonora Brasola
Cristina Cantori
Marco Frigerio
Matteo Longoni
Rita Obliato
Alessandra Perrone
Roberta Zuccaro

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NEVER ENDING STORIES - PaeSaggi Invernali

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