sala Picasso
Durata spettacolo:
60 minuti
Biglietti disponibili online:
intero € 15, ridotto € 12, under 18 € 6
Biglietti disponibili con prenotazione:
allievi Binario 7 € 10
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Un atto rivoluzionario di ricerca di se stessi in cui chiunque si può specchiare, con la consapevolezza che non è mai troppo tardi.
Gavroche è il protagonista del secondo quadro dei Ritratti Miserabili, riletture ispirate ai personaggi del celebre romanzo di Victor Hugo.
Monello di strada e piccolo rivoluzionario, rompe la “linea del male” con la sua famiglia di malavitosi. Sempre allegro e spensierato, punto di riferimento fra i bassifondi parigini, rappresenta la spensieratezza innata dei bambini. Il personaggio del romanzo diventa epico per la sua morte sulle barricate nei moti parigini del 1832, ballando tra le fucilate. Incarna la tematica della libertà di un bambino scanzonato che vive alla giornata, e allo stesso tempo quella della morte nella rivoluzione.
Lo spettacolo parte dalla rilettura di questa tematica dove la rivoluzione è cambiamento umano, dove la morte irrisoria somiglia all’estinzione di quel generoso monello che è la nostra vocazione, avvenuta in tutti noi quando abbiamo capito che davanti alle barricate ci si fa male, per cui ci siamo rintanati dietro di esse: dietro all’età adulta, ai doveri attesi dagli altri, alla paura competitiva ed egoista che qualcun altro ci sopravanzi. Nessuno può essere rivoluzionario così.
Questo Gavroche a inizio spettacolo non è un bambino, è un adulto, dei giorni nostri. Lo troviamo nel suo piccolo ufficio, un lento trascorrere di tempo scaduto, vuoto, frenetico e sempre uguale che non può che culminare in un burnout. Proprio in quel momento riappare la sua anima, o meglio la sua vocazione, una creatura silenziosa, dalla pelle blu, smarrita ormai da tempo.
Sì, ma quando? E perché?
Gavroche riavvolge il nastro e ripercorre tutta la sua vita, un viaggio di riconnessione interiore con i suoi sogni e il suo io bambino, alla ricerca di quel momento di smarrimento. Da lì bisogna ripartire.
liberamente ispirato al personaggio de I Miserabili di Victor Hugo
con
Marco Rizzo
Erica Meucci
drammaturgia e regia
Michele Mariniello
scene
Silvia Cremaschi
foto
Marta Zito
produzione
ServomutoTeatro
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