Il Girotondo - saggio 14 febbraio

Il corso

Mercoledì dalle 20:00 alle 23:00

Periodo: da ottobre a febbraio

Sede di Monza

Inizio corso: 4 ottobre 2023

Costo: 510 €

rateale tramite RID
5 rate: iscrizione, novembre, dicembre, gennaio, febbraio

Sconto del 10% per chi effettua il pagamento in soluzione unica

IN SCENA: Mercoledì 14 FEBBRAIO ore 20.30

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In questo corso...

Laboratorio di scoperta, analisi e creazione

Il Girotondo di Schnitzler come punto di partenza verso una ricerca che parli di relazione pura. Io verso l'altro costantemente. Io voglio qualcosa che l'altro possiede e cerco di prenderla con tutte le mie forze. Nel Girotondo non c'è amore vero. C'è un sintomo, forse, ma non è reale. I personaggi si desiderano a vicenda, si desiderano come se la persona davanti fosse la cosa più importante del mondo, sensazione che scompare subito dopo la conquista carnale. Il gioco del corteggiamento che porta alla conquista dell'oggetto umano desiderato diventa centrale e qui entra in gioco la relazione pura, una tensione verso l'altro che nasce prima da dentro, dal profondo, che sfocia all'esterno e nell'espressione di questa e che piano piano svanisce.

Ceti sociali differenti a confronto, rapporti di forza sbilanciati, concedersi per il gusto di farlo o sperando che facendolo ne arrivi poi un vantaggio futuro. La cosa interessante è notare come ognuno dei personaggi viva entrambe le fasi, notare come nella vittoria e nella sconfitta non ci siano ceti sociali o titoli che tengano. Soffriamo e gioiamo tutti allo stesso modo. Tutti siamo vittime e carnefici allo stesso tempo perché è così che funzioniamo. Alle volte lasciamo che gli istinti e i bisogni primari ci assalgano e noi lasciamo che lo facciano.

Ogni quadro ha al suo interno una zona non definita scenicamente dall'autore, che infatti usa solo una linea tratteggiata per definire il prima e il dopo. È la zona inerente all'atto carnale che avviene tra i due protagonisti della scena. L'idea è di lavorare quello spazio in maniera astratta facendo esplodere fisicamente, in maniera libera e in relazione agli altri l'atto in sé. Lavoreremo sul concetto di espressione fisica nello spazio.

Il laboratorio vuole analizzare a fondo le psicologie dei personaggi del testo, trovare i motivi, le voglie, i pensieri di chi vive questa girandola emotiva malconcia, che forse è anche uno specchio della nostra realtà. Porre l'attenzione sull'analisi del testo, sui vari “perché” di ogni personaggio, cercando di entrare davvero dentro al mondo emotivo di ognuno. Nel testo i personaggi sono indicati solo con la loro funzione sociale, sarà interessante scoprire le storie, le realtà di ognuno, le vere vite dietro ad una semplice immagine e quindi i motivi che portano al confronto con gli altri.

Una prima parte di percorso sarà dedicata alla scoperta, all'analisi, alla ricerca della consapevolezza rispetto al tema. Lavoreremo su analisi del testo, esercizi fisici e improvvisazioni corali e individuali.
La seconda parte sarà dedicata alle scene vere e proprie del testo. Ad ognuno sarà assegnato un personaggio e insieme elaboreremo delle proposte di scena da sviluppare. Parallelamente si esplorerà una zona di lavoro di espressione fisica nello spazio volto alla creazione di piccole “sequenze/coreografie” che indaghino astrattamente l'atto sessuale delle scene.
La terza e ultima parte sarà il montaggio del saggio finale.

I docenti

Matteo Ippolito
Si diploma nel 2013 all'Accademia dei Filodrammatici di Milano. Nel 2018 vince il premio Hystrio alla vocazione. Durante l’Accademia lavora con Giovanni Battista Storti e Marco Baliani. Dal 2015 collabora con la compagnia Teatro d’Emergenza di Lugano diretta da Luca Spadaro. Lavora sotto la direzione di Luca Micheletti, Mario Perrotta e Marco Cacciola. Nel 2023 fonda insieme ad altri colleghi la Belfort Theatre Company. Dal 2017 tiene corsi di recitazione e di lettura espressiva.

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