sala Chaplin
Durata spettacolo:
90 minuti
Biglietti disponibili online:
intero € 20, ridotto € 15, under 18 € 6
Biglietti disponibili con prenotazione:
possessori di CartaEffe € 10, allievi Binario 7 € 10
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SCONSIGLIATO AI MINORI DI 14 ANNI
Sono presenti luci stroboscopiche
Memoria, identità, sessualità, libertà. Tutto è in gioco in questo spettacolo di pura immaginazione e allegria.
Non accadrà mai che qualche dittatore nel mondo avrà bisogno di carne da macello. Non accadrà mai che l’orrore si sparga in video o nei nostri occhi. Non accadrà mai che verremo usati come strumento di ricerca scientifica. Non accadrà mai di vivere sotto il terrore della bomba atomica con la conseguente distruzione della civiltà. È pura fantasia, materia per paranoici, idee malate di uomini deboli.
Fortunatamente noi viviamo in un mondo migliore, un mondo a misura d’uomo, dove il rispetto, la fiducia e l’amore sono i punti fondamentali della nostra società. Noi siamo migliori delle nostre paure, siamo più forti dei nostri dubbi, siamo più grandi dei nostri sogni.
Rappresentare Il Mondo Nuovo di Huxley è una sfida artistica azzardata ma necessaria.
Un romanzo che viene dal passato per immaginare un futuro e che ci parla del presente. Utopia o distopia di un mondo migliore? Una storia che mette l'attenzione su alcuni temi fondamentali della vita moderna: la procreazione in vitro, la libertà sessuale, le droghe di stato, le gerarchie sociali, la felicità indotta dal consumismo a sacrificio della libertà personale. Sono alcune delle intuizioni che Huxley ha visto con folgorante lungimiranza. E mettere in scena, rappresentare in teatro, quel luogo immaginifico (surreale per qualcuno, possibilissimo per altri) è un'azione etica, politica e artistica.
Etica e politica perché vorrei sollevare delle domande, porre dei dubbi, chiedere al pubblico fino a quanto siamo consapevoli del Mondo Nostro, quello in cui viviamo, della manipolazione mediatica e consumistica che continuiamo a subire, dell'omologazione dei pensieri, delle scelte indotte che ci fanno comportare in un certo modo, desiderare le stesse cose, inseguire la visione di un mondo tecnologico fino al paradosso.
Siamo tutti succubi di condizionamenti subliminali e psicologici che ci fanno desiderare cose su cose, che ci impongono di classificare il mondo in buoni e cattivi, in classi primarie, secondarie ed emarginati, che ci rendono schiavi di zuccheri e farmaci fin dall'infanzia, seguaci del dio cibo e del sorriso felice sui social. Tutto per essere come gli altri, visti dagli altri, meglio degli altri.
Ed è un'azione artistica coraggiosa e folle perché vorrei, fino in fondo, che questo spettacolo fosse una visione scenica inclusiva, suggestiva e ipnotica. Lo spettatore, nel momento stesso in cui metterà piede in sala entrerà a far parte di questo Mondo Nuovo, dove luci, corpi e condizionamenti lo trascineranno in una realtà altra, una dimensione sensoriale inedita, una sollecitazione emozionale e sensuale.
Gli attori e le attrici trascineranno il pubblico in un'alterazione psichedelica, una realtà dove la monogamia non esiste, la privacy non esiste, la malattia non esiste, la famiglia è proibita, dove ognuno appartiene a tutti e tutti sono creati per amare ciò che fanno. Fino a un certo punto però. L'allucinazione scenica vivrà dei limiti, si creerà un conflitto narrativo quando poi un selvaggio (così chiamato nel romanzo) venuto dalle riserve ai confini del mondo, metterà in discussione alcune certezze di questa realtà granitica, provocherà scossoni e incertezze, tenterà una ribellione, ribadirà il senso di appartenenza ad un nucleo famigliare intimo, difenderà la parola anima, il concetto di identità individuale, si farà bandiera di un mondo antico e ribelle, ingenuo forse ma figlio di Shakespeare.
E allora, questo Mondo Nuovo, profetizzato e gestito dai piani alti e così apparentemente sereno, sarà davvero la nostra unica opzione?
- Corrado Accordino
Nuova produzione
dal romanzo di
Aldous Huxley
drammaturgia e regia
Corrado Accordino
con
Daniele Ornatelli
Silvia Rubino
Alessia Vicardi
Alberto Viscardi
e con
Matvey Butenko
Anna Cenci
Magdalena Chudecka
Antonella Galbiati
Dario Marvulli
Maria Giovanna Stomeo
assistente alla regia
Valentina Paiano
scene e costumi
Maria Chiara Vitali
consulenza coreografica
Romina Contiero
produzione
Compagnia Teatro Binario 7
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